COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE DAL 30 MARZO 2024 PER I NUOVI INVESTIMENTI NEL 2024

COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE DAL 30 MARZO 2024 PER I NUOVI INVESTIMENTI NEL 2024



Dal 2020 le leggi relative a Transizione 4.0 hanno previsto un adempimento aggiuntivo rispetto all'iperammortamento, ovvero una comunicazione a fini statistici al Ministero con i dati degli investimenti effettuati (tipologia ed importi):

Le imprese che si avvalgono di tali misure effettuano una comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. 

Con apposito decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono stabiliti il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo d’imposta agevolabile. 

Fino al 30 marzo 2024 la comunicazione era prevista solo a fini statistici e non c'erano sanzioni per il mancato invio della comunicazione. 

Dal 30 marzo 2024 invece, con il decreto legge n.39 del 29 marzo 2024, art.6, sono cambiate le cose, rendendo di fatto obbligatoria la comunicazione dopo gli investimenti pena la decadenza del credito. 

La stesso decreto legge ha stabilito anche una comunicazione telematica prima della realizzazione dell'investimento con l’ammontare previsto degli investimenti che si intendono effettuare, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione. La comunicazione deve essere aggiornata al completamento degli investimenti.

La comunicazione telematica di completamento degli investimenti è effettuata anche per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 29 marzo 2024.
.. e per gli investimenti con credito maturato nel 2023?

Per gli investimenti conclusi ed interconnessi nel 2023 che hanno già goduto della prima tranche di credito delle 3 previste, il decreto legge n.39 del 29 marzo 2024 prevede: "Per gli investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione effettuata secondo le modalità di cui al decreto direttoriale di cui al comma 1". 

Come confermato dalla Risoluzione 19/E del 12 aprile 2024, non essendo ora disponibili i nuovi modelli telematici, i crediti residui 2023 non sono stati utilizzabili fino al 29 aprile 2024: "... per i crediti d’imposta in argomento è sospeso l’utilizzo in compensazione mediante modello F24 nei seguenti casi: per i codici tributo 6936 e 6937, quando in corrispondenza degli stessi viene indicato come “anno di riferimento” 2023 o 2024". 

L' Agenzia Entrate ha però ulteriormente chiarito il 16 aprile 2024 che gli investimenti conclusi nel 2022 e 2021, anche se interconnessi successivamente nel 2023, non subiranno ritardi nel godimento dei ratei del credito. 

I crediti d’imposta di cui ai commi 1056 e 1057 si riferiscono agli investimenti in beni strumentali nuovi, effettuati rispettivamente:

    dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione)
    dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 novembre 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione). 

In entrambi i casi, se l’interconnessione del bene strumentale è avvenuta negli anni 2023 o 2024, è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite modello F24 indicando il codice tributo 6936 e - quale anno di riferimento - l’anno in cui è iniziato l’investimento, a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale. Ad esempio, per un credito maturato ai sensi del comma 1057 per un investimento iniziato nel 2022 e terminato nel 2023, nel modello F24 dovrà essere indicato l’anno di riferimento “2022”. 

Il 29 aprile 2024 sono stati resi disponibili i modelli da compilare, con relative istruzioni,  per i crediti 2023, sul sito GSE.