RISCHIO RADON:

RISCHIO RADON:

Regione Lombardia ha pubblicato in data 28 Giugno 2023 sul BURL SO nr. 26 la prima identificazione delle aree prioritarie ex Decreto 101.

Il risultato è illustrato nella mappa nella quale sono presentati i primi comuni Lombardi classificati in area prioritaria ex D. Lgs. 101/2020 s.m.i.

CHE COS’è IL RADON??

il radon è un gas radioattivo originato dal naturale decadimento dell’uranio contenuto in diverse rocce, quali: graniti, porfidi, tufi e molte altre.

Appartenente alla famiglia chimica dei gas nobili, risulta inodore e insapore, il che rende la valutazione della sua concentrazione possibile solo attraverso l’utilizzo di attrezzature specifiche.

Si tratta di un inquinante di origine naturale presente in modo ubiquitario nell’ambiente in cui viviamo e che negli ambienti chiusi può raggiungere livelli particolarmente elevati.

L’esposizione al radon è correlata all’insorgenza di patologie tumorali (cancro al polmone). Maggiore è l’esposizione (data dal prodotto della concentrazione di radon x la durata dell’esposizione), maggiore è il rischio.

Non esiste un valore soglia al di sotto del quale il rischio è nullo.

L’immagine evidenzia i luoghi in cui le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più elevate, secondo i criteri stabiliti dal decreto stesso (sono identificati in area prioritaria i comuni in cui la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/m3 è superiore al 15%, dove la percentuale degli edifici è determinata con indagini o misure di radon effettuate o riferite o normalizzate al piano terra).

NB: In questi comuni i datori di lavoro che eserciscono la propria attività in ambienti al piano seminterrato o al piano terra saranno tenuti ad effettuare misure della concentrazione media annua di radon e ad applicare azioni di risanamento nei casi in cui i valori risulteranno > 300 Bq/m3.

Nel caso in cui tali misure rivelino il superamento del livello di riferimento sarà necessario predisporre azioni di risanamento e successivi accertamenti che, se porteranno alla constatazione di un rinnovato superamento dei livelli di riferimento, metteranno il Datore di Lavoro nella condizione di richiedere la classificazione, ai sensi del D.Lgs. 101/2020 ss.mm.ii., dei lavoratori interessati.